Mask to ride

3- 15 giugno 2020


In viaggio per l’Italia per portare in dono 50.000 mascherine

A Sedico la “carovana” di Mask to Ride con Alvaro Dal Farra, Mattia Cattapan e Nicola Barchet ha fatto la sua ultima consegna, dopo aver percorso più di 4.500 km e aver consegnato più di 50.000 mascherine in 10 regioni italiane.

Applausi, sorrisi, senso di comunità e tanta ritrovata felicità è quello che si è respirato sul piazzale del palazzetto dello sport della cittadina bellunese, dove sono intervenute numerose associazioni per la giornata finale di Mask to Ride.

Ora che il Team è rientrato in Veneto, si possono tirare le somme di questa piccola grande impresa.

Un grande successo per il viaggio all’insegna della voglia di ripartire

Mask to Ride è partito da Belluno il 3 giugno 2020 e ha attraversato ben 10 regioni, facendo tappa nelle seguenti città:

Cittadella, Verona, Alessandria, Torino, Pietra Ligure (SA), Sestri Levante (GE), Arezzo, Palermo, Posillipo (NA), Ariano Irpino (AV), Marina di Ginosa (TA), Ceglie Messapica (BR), Bari, San Giovanni Rotondo (FG), Sulmona (AQ), Roma, Terni, Cesena, Ravenna, Imola.

Un progetto nato per dare un aiuto concreto

Negli oltre due mesi di lockdown, le persone con disabilità sono state le prime ad essere abbandonate.

Con il progetto Mask to Ride si è voluto dare un aiuto concreto, donando 50.000 mascherine agli ospedali e alle realtà a contatto con persone disabili lungo tutto lo stivale e portando, allo stesso tempo, allegria e spensieratezza, per aiutare a far dimenticare i mesi difficili passati in totale isolamento.

Dieci giorni in giro per l’Italia

Alvaro, Nicola e Mattia ce l’hanno messa tutta per raggiungere questi obiettivi, incontrando migliaia di persone, donando mascherine e facendo, nel rispetto di tutte le normative vigenti, un piccolo show con la moto di Alvaro e la carrozzina motorizzata di Mattia.

Il duo Dal Farra-Cattapan è sceso nuovamente in pista e con salti, impennate e tanto entusiasmo ha acceso gli animi dei ragazzi disabili e delle associazioni presenti.

L’esperienza dal punto di vista del Team

La “carovana” Mask to Ride consisteva in due furgoni personalizzati con a bordo:

• Nicola Barchet, presidente di Giesse Risarcimento Danni
• Alvaro Dal Farra, presidente del team DaBoot
• Mattia Cattapan, fondatore di CROSSabili
• Christian Tasso, fotografo specializzato sul tema della disabilità nel mondo
• Cristopher Breda, fotografo e videomaker
• Angie Lanotte, ufficio stampa

“Ci teniamo tanto a dare allegria, a coinvolgere, a far vedere a questi ragazzi che la vita ricomincia, che sono importanti, che ce la dobbiamo mettere tutta per riportarli al centro dell’attenzione”, ha detto Alvaro Dal Farra, mentre Nicola Barchet ha aggiunto: “Perché una società che dimentica i più deboli è una società sbagliata e noi vogliamo dimostrare che dal donare un po’ del proprio tempo e delle proprie energie per aiutare gli altri, se ne ricava altrettanta gioia e si torna a casa con un senso della vita in più. Mettiamo sempre tanti filtri tra di noi. Oggi è ancora necessario l’uso della mascherina, ma non lasciamo che questo filtro ci tenga distanti: è tempo di ricominciare”.

“Avevo paura prima di partire” continua Dal Farra, “paura di non riuscire a far passare il messaggio che desideravo: noi ci siamo, non siete soli. Ma i migliaia di sorrisi e ringraziamenti che abbiamo ricevuto mi hanno fatto capire che la strada è quella giusta. La consegna della mascherina ci ha fatto riscoprire la gioia di stare insieme”.

Mattia Cattapan afferma che “questo viaggio per me è stato importante per dimostrare quanto la disabilità non sia un limite: 10 giorni tra hotel e viaggi sono stati una grande sfida che posso dire di aver superato grazie ai miei compagni di viaggio e alla ricchezza degli incontri fatti”.

La mascherina come mezzo di “contatto”, anziché distanziamento

Portare in dono queste migliaia di mascherine ha permesso di conoscere realtà che finora avevamo visto solo in televisione.

Abbiamo degli eroi in Italia, eroi veri, che in silenzio hanno continuato a lavorare per i più deboli durante tutti questi mesi: sono i medici, gli infermieri e gli operatori dei centri che si occupano di malattia e disabilità.

La “carovana” ne ha conosciuti molti in questi giorni, li ha visti emozionarsi nel rivedere i loro pazienti tornare finalmente sorridere, ed insieme ai sorrisi tanta è stata la gratitudine espressa, quella vera, quella di un semplice “GRAZIE”.

E un ringraziamento lo facciamo anche noi
a tutte le strutture che ci hanno accolto e dato la possibilità ad Alvaro, Mattia e Nicola di creare momenti indimenticabili per tutti.



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